I nastri per manubrio sono uno degli accessori più sottovalutati della bicicletta, ma fondamentali per garantire comfort, sicurezza e stile. Nabico, produttore italiano specializzato in nastri manubrio 100% Made in Italy, ha raccolto le domande più frequenti di chi pedala su strada, gravel o pista. Ecco una guida utile per tutti i ciclisti, dal principiante all’agonista.
Il nastro da manubrio migliora la presa sul manubrio, attenua le vibrazioni, aumenta il comfort durante la guida e permette di personalizzare l’estetica della bici. Oltre alla funzione pratica, infatti, un buon nastro è un dettaglio distintivo che riflette il carattere del ciclista.
I primi nastri per manubrio risalgono alla fine dell’Ottocento, quando i ciclisti utilizzavano corde, stoffe o pelle per migliorare il grip. Negli anni ‘40-’60 si diffusero nastri in cotone cerato o cuoio, fissati a mano. Dagli anni ‘70 in poi hanno preso piede i materiali sintetici, come EVA e PVC, che garantiscono maggiore assorbimento delle vibrazioni e durata nel tempo.
La scelta dipende dal tipo di utilizzo:
EVA: leggero, pratico, ideale per chi cerca versatilità e facilità di montaggio.
EVA + sughero: migliora la leggerezza e la resistenza all’umidità.
PVC: più spesso e performante, riduce l’affaticamento su lunghe distanze.
Ecopelle: elegante e traspirante, perfetto per bici d’epoca o stile classico.
EVA + silicone: ottimo per il gravel, si adatta alle vibrazioni senza perdere forma.
Sì, eccome. Un manubrio ben avvolto con un nastro di qualità riduce i formicolii, migliora la presa in condizioni difficili (pioggia, mani sudate, discese tecniche) e consente di mantenere la posizione più a lungo. I nastri più sottili sono preferiti da chi cerca precisione e sensibilità, mentre quelli più spessi offrono maggiore ammortizzazione.
In condizioni normali, un nastro va sostituito ogni 6-12 mesi, ma molto dipende da quanto e come si pedala. Segnali come usura, perdita di grip o strappi indicano che è tempo di cambiarlo. Sostituire il nastro è anche un modo semplice per rinnovare il look della bici.
Dopo ogni uscita, soprattutto in caso di pioggia o fango, è bene passare un panno umido con sapone di Marsiglia o detergente neutro. Per lo sporco più ostinato, si può usare una spazzola morbida. Evitare solventi aggressivi che potrebbero danneggiare il materiale. Una buona pulizia prolunga la vita del nastro e mantiene alto il livello di igiene.
Sì, molti produttori offrono personalizzazioni grafiche e cromatiche. Ideale per team, gruppi sportivi o eventi, si può scegliere tra numerosi motivi e colori per creare un look unico, spesso con un quantitativo minimo richiesto.
Non trascurare l’importanza del feeling al tatto: deve essere piacevole, non irritare e ispirare fiducia. Il nastro è il punto di contatto diretto tra le mani e la bici: il suo ruolo è tutt’altro che secondario.