Negli ultimi mesi abbiamo parlato spesso di “progetti cicloturistici” che vedranno la luce nei prossimi mesi e nei prossimi anni, a partire dalla Ciclovia della Magna Grecia (dai un occhio qui): a questo elenco si aggiunge anche la Ciclovia della Cultura, che unirà presto Bergamo e Brescia.
Il costo dell’opera si aggira attorno ai 18 milioni di euro, 6 dei quali già finanziati da Regione Lombardia.
Un progetto ambizioso che dovrebbe vedere la luce nella primavera del 2023: vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
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ciclovia della cultura ai raggi x
Il percorso è stato studiato a tavolino e unisce strade secondarie e piste ciclabili già esistenti: il tracciato misurerà circa 76 km, muovendosi tra le province di Bergamo e Brescia.
Le due città saranno Capitali della Cultura nel 2023, da qui il nome della ciclovia che dovrebbe unirle, creando un percorso turistico e culturale che possa attrarre cicloturisti non solo dall’Italia ma anche dall’estero.
Capofila del progetto sono i due Comuni capoluogo. Il percorso, come recita Bergamonews, coinvolge i paesi di Orio al Serio, Seriate, Brusaporto, Bagnatica, Costa di Mezzate, Montello, Gorlago, Carobbio degli Angeli, Chiuduno, Grumello del Monte, Castelli Calepio, Credaro, Villongo e Sarnico nel Bergamasco.
Capriolo, Paratico, Iseo, Corte Franca, Provaglio di Iseo, Passirano, Paderno Franciacorta, Rodengo Saiano, Cazzago San Martino, Gussago e Cellatica nel Bresciano.
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Un immenso patrimonio da attraversare in bicicletta
In tutto 27 Municipi per un totale di circa 800 beni di interesse storico-culturale, 3 parchi regionali (Colli di Bergamo, Serio e Oglio nord), 3 parchi di interesse sovracomunale e la riserva naturale delle Torbiere del Sebino.
La ciclovia sarà “un filo che permette di fare una esperienza di immersione nel paesaggio culturale fra le due città”, come si legge nella presentazione del progetto.
Si attraverseranno siti Unesco (le Mura Venete di Bergamo città fortificata, e il complesso di San Salvatore e Santa Giulia e l’area archeologica del Capitolium. E ancora: castelli, monasteri, ville, centri storici, borghi, cascine, musei, mulini, dighe, insediamenti di archeologia industriale.
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I protagonisti di questo progetto stanno “cucendo” il tracciato per renderlo fruibile e riconoscibile, anche attraverso la posa dell’apposita segnaletica stradale. Il tutto sarà poi completato da una veste grafica e comunicativa che lo renda appetibile e vincente a livello internazionale.
