Le Jeroboam Gravel Series passano di nuovo dall’Italia. Jeroboam Gravel Challenge, partito nel 2017 come una scommessa da parte di 3T, si ritrova nel 2021 ad essere un progetto internazionale che va dalla Patagonia al Giappone.
Si è partiti a fine febbraio dal Costa Rica e si chiuderà a fine novembre in Patagonia. Con passaggi anche in Italia, sull’Altopiano d’Asiago, sulle Dolomiti e in Franciacorta, oppure in Giappone, Svizzera, Grecia, Austria e persino Malesia.
gravel, una filosofia a pedali
L’esperienza Jeroboam ha fatto capire negli anni che il gravel non è una disciplina, non è nemmeno un tipo di bici o una superficie su cui pedalare, ma una filosofia, un modo di usare la bicicletta e di guardarsi attorno.
Un modo di andare lontano senza preoccuparsi se la prossima strada sarà una mulattiera, un single track o una lunga strada bianca da percorrere a tutta.
Con quel sapore di fatica, polvere, amicizia e natura che molti appassionati già conoscono.
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Jeroboam Gravel Series, un viaggio in 10 tappe
Affrontare la Jeroboam non è mai facile: è il gravel portato al suo limite, una divertente sfida con se stessi, sui lunghi percorsi da 300 km o su quelli, più alla portata di tutti, da 75 km.
Un viaggio in 10 tappe che si prefigge di unire spiritualmente ogni appassionato di gravel in ogni angolo del mondo, per riportare quel senso di unità e di vicinanza che il 2020 ha strappato a forza a tutti gli appassionati, relegando la loro bici sui rulli.
La formula degli eventi Jeroboam Series è quella ormai classica e collaudata: 4 percorsi con distanze che richiamano i litraggi delle bottiglie di Franciacorta, il pregiato vino frizzante nato in Italia pochi km dalla sede di 3T. Dai 37,5 chilometri della Demi fino ai 300 dell’iconica Jeroboam.
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gravel e cicloturismo: quella voglia di scoprire il mondo a pedali
Dieci tappe e dieci diversi modi per interpretare la parola gravel, tutti uniti dallo stesso filo rosso: la voglia di scoprire la bellezza dei luoghi pedalando su strade poco frequentate.
Per ritrovarsi a raccontare la propria avventura a un perfetto sconosciuto, che ad ogni colpo di pedale diventa sempre più un amico fraterno.
Il Gravel di Jeroboam, soprattutto quello degli eventi in territorio italiano, non è quello patinato da strade bianche lisce e scorrevoli, ma è quello crudo e sporco dove servono gomme ben tassellate e una bicicletta capace di affrontare i sentieri più cattivi. Un gravel per chi non ha paura di sporcarsi, mettersi alla prova e non rinuncia all’obiettivo neanche quando crede che ormai sia impossibile.
3T
le tappe di jeroboam in italia
Il prossimo appuntamento di Jeroboam Series sarà dal 28 al 30 maggio sull’Altopiano d’Asiago. Un’avventura a pedali in un ambiente incontaminato e ricco di storia.
Un percorso di 300 km tra strade bianche, mulattiere, sentieri selvaggi e che unisce monti e vallate note in passato per essere stato teatro di tremende battaglie durante la Prima Guerra Mondiale e oggi per essere tanto belle quanto integre. Il percorso si snoda tra strade militari d’alta montagna, malghe e rifugi.
Tra il 2 e il 4 luglio appuntamento tra le vette delle Dolomiti: più di un percorso gravel, un vero e proprio viaggio.
Qui la Jeroboam 300 si sviluppa tra sentieri e strade forestali che costeggiano i versanti della Val di Fiemme, fino ai piedi delle Dolomiti, all’ombra delle Pale di San Martino. 300 km a stretto contatto con la natura.
Un percorso scorrevole e completamente pedalabile, da non sottovalutare per il dislivello e le variazioni improvvise del meteo.
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Dopo la tappa in Svizzera, tra il 6 e l’8 agosto, nella regione del Delémont l’appuntamento è in Franciacorta, tra il 17 e il 19 settembre.
Quello della Jeroboam 300 Franciacorta è più di un percorso gravel, è un’autentica avventura in sella che percorre la parte più selvaggia delle Alpi Lombarde, fino al Lago di Garda. Circa 300 km a contatto con la natura, su strade spesso tanto tecniche quanto meravigliose.
Dopo Franciacorta, appuntamento in Grecia, il 24-26 settembre, in Austria, l’1-3 ottobre, in Malesia, il 16-18 ottobre, per chiudere nelle pianure della Patagonia tra il 20 e il 22 novembre.