Un percorso in 3 tappe, da “quel ramo del Lago di Como” alla foce: vi portiamo a scoprire la Ciclovia dell’Adda, uno tra i percorsi cicloturistici più attrattivi di tutta la Lombardia.
Il tracciato segue il fiume Adda, dal Lago di Como fino a dove confluisce nel Po, a Castelnuovo Bocca d’Adda. In tutto sono 135 chilometri che alternano paesaggi molto diversi, dal profilo frastagliato delle montagne prealpine, alla pianura irrigua, monotona solo a chi la percorre in auto, ma che svela i suoi segreti solo a chi pedala lungo gli argini del fiume e dei suoi canali.
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La Ciclovia dell’Adda, tra storia e natura, in 3 tappe
Dalla fine del Trecento alla fine del Settecento l’Adda fu il confine naturale tra il Ducato di Milano E La Repubblica di Venezia, ed è terra di confine ancora oggi, ben difeso dall’antropizzazione grazie alla costituzione dei due Parchi Regionali che ne tutelano il patrimonio naturale.
Anche i cicloturisti sono ben difesi dal traffico lungo la Ciclovia dell’Adda: il percorso infatti è interamente protetto ad eccezione di alcuni attraversamenti cittadini e di un breve tratto di provinciale dopo Cassano d’Adda.
Qui ti proponiamo di “spezzare” il percorso in 3 tappe, seguendo le tracce Gps di Movimento Lento (trovate tutto cliccando qui).
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Tappa 1: da Lecco a Cassano d’Adda
La prima tappa della Ciclovia dell’Adda è un itinerario che offre forti emozioni e molte evocazioni storiche. Si parte dalle terre che fecero da sfondo a uno dei capolavori letterari del nostro paese, i luoghi di manzoniana memoria, dove s’intrecciò la trama del primo romanzo storico italiano: I Promessi Sposi.
Il punto di partenza è appena fuori dalla stazione ferroviaria di Lecco: in tutto, in questo primo giorno sui pedali, si viaggia per circa 49 km.
Superata Brivio inizia uno dei tratti più suggestivi della tappa, lungo il percorso si incontra l’Ecomuseo Adda di Leonardo, dove, accanto alle splendide viste sulle rapide dell’Adda sfondo della “Vergine delle Rocce“, troviamo il traghetto leonardesco di Imbersago e i manufatti idraulici ideati da Leonardo per la costruzione del Naviglio di Paderno, progettato nel 1516, ma concluso solo nel 1777.
Capolavori di archeologia industriale sono le centrali idroelettriche disseminate lungo il percorso e l’imponente ponte in ferro a Paderno d’Adda. Superata la mole del castello di Trezzo d’Adda c’è Crespi d’Adda, con il suo villaggio industriale, uno più famosi d’Italia e patrimonio dell’Unesco.
Si giunge a Vaprio d’Adda dove sorge Villa Melzi, nella quale Leonardo da Vinci soggiorò tra il 1506 e il 1513. Da qui si segue il Naviglio Martesana fino alle porte di Cassano d’Adda.
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Tappa 2: da Cassano fino a Lodi
La seconda frazione in cui è diviso il percorso della Ciclovia dell’Adda misura circa 31 km.
Dalla stazione di Cassano uno stretto ponte permette di superare il Canale Muzza ed il fiume Adda. Percorso un breve tratto di SP 140 si imbocca (dopo aver scavalcato una sbarra) il sentiero del Parco Adda Sud che costeggiano le rive del fiume fino a alle porte di Lodi.
Dopo un tratto iniziale su sentiero la strada si allarga sempre più e, superata una cava, si arriva in breve al vecchio ponte di Rivolta d’Adda. Qui è possibile effettuare una deviazione per raggiungere l’ingresso del Parco della Preistoria di Rivolta d’Adda, un divertimento assicurato per i più piccoli (ingresso 11 euro adulti, 9 euro dai 3 ai 12 anni).
Da Rivolta si segue il suggestivo percorso all’interno del Parco Adda Sud per Boffalora d’Adda; superate le opere di presa del canale Vacchelli si incontra un grande specchio d’acqua che ricorda come poteva apparire la zona quando il grande lago Gerundo occupava tutta questa area.
Oltrepassate le arcate del ponte della SS Paullese nei pressi di Spino d’Adda, la macchia boschiva si dirada e si segue il percorso che si snoda sempre vicino al fiume, ma in un contesto prevalentemente agricolo.
Dopo Boffalora d’Adda si segue la pista ciclopedonale fino a Lodi. La città merita una visita ai sui monumenti e musei più significativi.
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TAPPA 3: la ciclovia dell’adda finisce
L’ultima tappa misura 48 km e porta fino a destinazione, da Lodi fino a Castelnuovo Bocca d’Adda.
L’itinerario si svolge in un contesto paesaggistico ed ambientale di grande interesse: caratterizzato dall’ondulata valle fluviale dell’Adda con i suoi boschi e la vasta distesa della campagna lodigiana interrotta da filari d’alberi e da antichi cascinali.
Si esce da Lodi incotrando subito un lembo di Foresta di Pianura e le opere idriche del colatore Muzza, da seguire lungo la ciclabile fino a Caviaga. Si prosegue verso Cavenago d’Adda dove è possibile visitare il Museo della Fotografia.
A Turano Lodigiano si riprende il percorso ciclable della Muzza e, superata Castiglione d’Adda, si giunge a Cavacurta.
Strade campestri portano fino al fiume Adda nei pressi di Gera dove si segue l’argine sterrato fino ad un’area sosta attrezzata nei pressi dell’incrocio con la Sp 196. Qui è doverosa una deviazione per andare a vedere dall’esterno (è una residenza privata) il Castelllo di Maccastorna dimora, si dice, di ben 70 fantasmi.
Ritrovato l’argine, nei pressi di Cascina Brevia si seguono le indicazioni per scendere alle foci dell’Adda. Ripreso l’argine di arriva in breve a Castelnuovo Bocca d’Adda.
Le tracce per metterti in viaggio
Se sei arrivato fin qui e non hai voglia di scrollare di nuovo verso l’alto, qui di seguito ti lasciamo il link al sito di Movimento Lento dove puoi trovare le tracce per metterti subito in viaggio sulla Ciclovia dell’Adda.
Clicca qui e buon viaggio!