L’ultimo Dpcm, cioè Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, firmato dal premier Giuseppe Conte lo scorso 3 novembre e contenente le nuove misure per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19, ha generato un po’ di confusione circa le limitazioni alle attività e agli spostamenti, consentiti o no, in bicicletta. Cicloturismo compreso.
A provare a fare un po’ di chiarezza in via definitiva è stata la Fiab, la Federazione italiana Ambiente e Bicicletta. Che giovedì 12 novembre ha pubblicato sul suo sito ufficiale una nota preparata dall’Ufficio Legale, con gli avvocati Simone Morgana e Jacopo Michi. “Prime note in materia di uso della bicicletta nell’ambito dello svolgimento di attività sportiva (non agonistica) e di attività motoria”, si intitola la comunicazione.
“In questo periodo, dove si susseguono provvedimenti per limitare il diffondersi della pandemia, l’accavallarsi di norme genera confusione, soprattutto per quanto riguarda le varie limitazioni per attività e spostamenti“.
“In particolare chi si sposta in bicicletta, per sport e svago, o anche per le esigenze quotidiane, si chiede come e quando possa utilizzare le due ruote a pedali e quali sono le limitazioni legate alle singole zone individuate dal Governo con gli ultimi provvedimenti”, spiegano i legali della Fiab.
il dpcm del 3 novembre e le limitazioni
Il Dpcm del 3 novembre, l’ultimo in ordine di tempo firmato dal presidente Conte in merito alla gestione della pandemia, ha classificato il territorio nazionale in tre aree (Gialla, Arancione e Rossa), individuate per livello di gravità rispetto alla diffusione del virus Sars Covid-19, e introdotto nuove limitazioni inerenti la mobilità delle persone e lo svolgimento dell’attività sportiva, distinte per le diverse aree.
A QUESTO LINK IL DPCM DEL 3 NOVEMBRE E I DOCUMENTI ALLEGATI
Come giustamente riporta la Fiab, “l’art. 1, comma 9, lettera d), del Decreto, consente lo svolgimento di ‘attività sportiva o attività motoria all’aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, ove accessibili, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività salvo che non sia necessaria la presenza di un accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti’, distinguendo fra attività sportiva e attività motoria, senza tuttavia, fornire ulteriori dettagli”.
Seppure con l’inevitabile approssimazione che accompagna l’interpretazione di norme che spesso si accavallano senza soluzione di continuità, le attività svolte in bicicletta con finalità di allenamento personale e/o ciclo-escursionistiche, tenuto conto dell’intensità e della durata delle stesse, rientrano nel novero delle attività sportive di cui all’art. 1, comma 9, lettera d), del Dpcm in data 3.11.2020 e, quindi, lo svolgimento di tali attività incontra limiti differenti rispetto alla classificazione dell’area geografica meglio di seguito specificata.
ufficio legale fiab
Si parla quindi anche di cicloturismo (“attività svolte in bicicletta con finalità cicloescursionistiche”). Vediamo nel dettaglio quali, secondo i legali della Fiab, le attività consentite per ognuna delle tre aree (Gialla, Arancione e Rossa) in cui è stato diviso il nostro Paese.
dove si può andare in bicicletta in ZONA GIALLA
Riportiamo quanto scritto sul sito Fiab: “Sarà possibile svolgere attività di allenamento in bicicletta e/o ciclo-escursionistica (cioè cicloturismo, ndr) senza limiti geografici, evitando assembramenti di gruppo e mantenendo la distanza di almeno due metri”.
Sul sito web del Governo è ulteriormente specificato: “È possibile utilizzare la bicicletta per tutti gli spostamenti consentiti, mantenendo la distanza di almeno un metro dalle altre persone. È inoltre consentito utilizzarla dalle 5 alle 22 per svolgere attività motoria all’aperto, sempre nel rispetto del distanziamento di almeno un metro, e per svolgere attività sportiva, nel qual caso il distanziamento deve essere di 2 metri”.
DOVE SI PUÒ ANDARE IN BICIcletta IN Zona Arancione
Come da sito Fiab: “Sarà possibile svolgere attività di allenamento in bicicletta e/o ciclo-escursionistica (cioè cicloturismo, ndr) entro il limite geografico del proprio Comune, evitando assembramenti di gruppo e mantenendo la distanza di almeno due metri.
Sempre il sito web del Governo specifica: “È possibile utilizzare la bicicletta per tutti gli spostamenti consentiti, mantenendo la distanza di almeno un metro dalle altre persone. È inoltre consentito utilizzarla dalle 5 alle 22 per svolgere attività motoria all’aperto, sempre nel rispetto del distanziamento di almeno un metro, e per svolgere attività sportiva, nel qual caso il distanziamento deve essere di 2 metri”.
DOVE SI PUÒ ANDARE IN BICIcletta IN Zona Rossa
Fiab: “Sarà possibile svolgere attività di allenamento in bicicletta e/o ciclo-escursionistica (cioè cicloturismo, ndr) entro il limite geografico del proprio Comune, evitando assembramenti di gruppo e mantenendo la distanza di almeno due metri. E’ raccomandato lo svolgimento individuale dell’attività”.
Per gli spostamenti generici ci viene in soccorso sempre il sito web del Governo che sottolinea “L’uso della bicicletta è consentito per raggiungere la sede di lavoro, il luogo di residenza o i negozi che vendono generi alimentari o di prima necessità. È inoltre consentito utilizzare la bicicletta per svolgere attività motoria all’aperto nella prossimità di casa propria, mantenendo la distanza interpersonale di almeno un metro, o per effettuare attività sportiva, mantenendo la distanza interpersonale di almeno due metri”.
Sì, quindi, all’uso della bicicletta, seguendo le regole ma, soprattutto, la prudenza e il buon senso e, quindi, se non ci sono le condizioni di sicurezza, conviene rinunciare per qualche giorno alle nostre pedalate “sportive” o “di svago” e utilizzare la bicicletta solo per gli spostamenti consentiti.
ufficio legale fiab