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L’Emilia Romagna si conferma sempre di più una Regione che pedala, prima in Italia per chilometri di piste ciclabili, grazie alla nascita di nuove affascinanti ciclovie per il cicloturismo: al fianco delle più note Via Romagna, Ciclovia del Sole e Food Valley Bike, ce ne sono altre, meno conosciute ma molto invitanti, come la Ciclovia delle Antiche Paludi Bolognesi di cui parliamo oggi.

La Ciclovia delle Antiche Paludi Bolognesi è un percorso ciclabile che collega la città di Bologna all’area del Parco Regionale del Delta del Po attraversando i territori di Castenaso, Budrio e Molinella. 

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Ciclovia delle Antiche Paludi bolognesi, ecco l’itinerario

Il percorso, noto come “itinerario cicloturistico Metropolitano 13”, parte da Extrabo in piazza del Nettuno a Bologna, e raggiunge Campotto (Comune di Argenta) e la Valle Santa.

ciclovia delle antiche paludi bolognesi cicloturismo bologna mappa

Misura circa 42 km e si snoda nella parte orientale della pianura bolognese, una zona unica per storia, conformazione e vocazione, che in tempi antichi era caratterizzata da ampie zone di acquitrino.

“Oggi l’area è totalmente cambiata e presenta un piacevole paesaggio rurale, caratterizzato dall’elemento dell’acqua nel fiume Idice che accompagna la ciclovia e in alcune aree umide di rilevante valore paesaggistico e naturalistico, dove vivono peculiari esemplari di flora e fauna. Il percorso nella natura è inoltre punteggiato di piccoli borghiville storiche e musei di grande interesse archeologico e artistico”, si legge sul sito ufficiale del percorso.

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Tracciato e tappe

Riportiamo le indicazioni di chi ha ideato il percorso. Evidenziato le tappe e anche i punti di interesse che si trovano lungo il tracciato.

Una volta lasciata alle spalle la città di Bologna, la ciclovia si inoltra nel territorio di Castenaso, dove troviamo un primo punto di interesse, il MUV – Museo della Civiltà Villanoviana: qui è possibile trovare reperti e ricostruzioni di quella prima antica fase della civiltà etrusca, che prende il nome proprio dalla località Villanova di Castenaso dove fu individuata per la prima volta.

L’itinerario prosegue tra le campagne fino alla cittadina di Budrio, famosa in tutto il mondo come patria dell’Ocarina, peculiare strumento a fiato a cui è dedicato anche un Museo dell’Ocarina.

Budrio presenta inoltre un bel centro storico di aspetto sei-settecentesco, caratterizzato dal tradizionale elemento del portico e ricco di musei di interesse, quali la Pinacoteca Domenico Inzaghi con opere attribuite a importanti artisti tra cui Vitale da Bologna, Dosso Dossi, Denijs Calvaert, Lavinia Fontana e Alessandro Tiarini.

Nelle campagne attorno a Budrio sorgono splendidi edifici storici, quali le Ville di Bagnarola , definite la “Versailles bolognese”, e altri presenti nelle frazioni di Vedrana e di Mezzolara. 

Proseguendo oltre Budrio in direzione Molinella la Ciclovia delle Antiche Paludi Bolognesi passa accanto ad alcune zone umide e valli che lambiscono il Parco regionale del Delta del Po e presentano una grande ricchezza naturalistica.

Il percorso tocca direttamente il sito “Biotopi e ripristini ambientali di Medicina e Molinella”: un’area di oltre 4000 ettari situata nel territorio dei Comuni di Budrio, Medicina e Molinella, che costituisce anche la porta di accesso ai grandi siti di interesse naturalistico del Delta del Po. 

Nel territorio di Molinella è inoltre possibile visitare il borgo quattrocentesco di Selva Malvezzi , che seppur rimaneggiato nel XVII secolo, ha comunque conservato l’aspetto originario. 

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Indicazioni, deviazioni, tracce

Attraversando la Valle Santa ci si può immettere nella Ciclovia del Primaro fino al mare, fiancheggiando le Valli di Comacchio, snodo importante con la Ciclovia Adriatica (in progettazione) che ci permetterà di raggiungere Venezia (verso Nord) oppure Ravenna (verso Sud).

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La ciclovia unisce strade a basso impatto di traffico, alternate a tratti su ciclabile e piccoli pezzi su sterrato. L’intero itinerario è accompagnato dalla linea ferroviaria Bologna-Portomaggiore, realizzata nel 1887, che permette l’intermodalità treno-bici e dà la possibilità di ritornare a Bologna con il treno.

Cliccate qui per scaricare le mappe Gps.

Ciclovia delle antiche paludi bolognesi: un progetto in itinere

Questo percorso è un progetto nato dalla volontà dei soci della Fiab Castenaso – Tribù Indigena Aps, da anni è impegnata sul territorio della pianura bolognese nella promozione della mobilità ciclistica come strumento per l’incremento del benessere psico-fisico della cittadinanza, come volano per lo sviluppo del turismo responsabile e sostenibile.

“Si intende realizzare una serie di azioni, in sinergia con enti locali, enti di terzo settore, gestori del trasporto pubblico, volte alla promozione della mobilità in bici ( ed intermodalità bici+treno ) fra le città di Bologna e Ravenna, sviluppando un itinerario cicloturistico aperto anche a ciclisti con disabilità”, dicono gli ideatori del tracciato.

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Emilia Romagna, boom di ciclovie

In Emilia Romagna continuano a crescere i progetti legati al cicloturismo, la ciclabilità e mobilità sostenibile nelle sue città. Attorno alla bicicletta è in continuo sviluppo un prodotto turistico sempre più importante e strategico.

L’Emilia Romagna dispone attualmente di quasi 9.000 km di tracciati per le bici tra percorsi stradali, alcuni di questi permanenti, ma anche piste ciclabili e tracciati sterrati per appassionati di bici, mountainbike e eBike.

Sono itinerari a basso traffico, distribuiti nelle nove province, identificati da guide e strade mappate, con soste enogastronomiche e riferimenti storico-artistici. Si differenziano per lunghezza e difficoltà altimetriche e sono indicati per tre tipi di praticanti: sportivi, ciclo-escursionisti, amanti della mountainbike e gravel.

Cliccate qui per leggere gli articoli che abbiamo dedicato ai tracciati in Emilia Romagna.

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