Là dove correvano i convogli dei treni, oggi si muovono i pedali dei cicloturisti: in Italia ci sono bellissimi percorsi per le due ruote che ricalcano l’itinerario di vecchie ferrovie dismesse.
Via i binari, sono comparsi i cartelli delle indicazioni per chi viaggia in bicicletta: percorsi storici carichi di fascino, che si snodano nella natura ancora incontaminata, e che si stanno riempiendo di cicloviaggiatori.
Ti presentiamo 5 percorsi da pedalare almeno una volta nella vita.
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Ferrovie dismesse, un patrimonio per la bicicletta
Come recita il sito Bicitalia, nel nostro Paese sono più di 5000 i chilometri ferroviari dismessi. L’obiettivo della Fiab, la Federazione italiana ambiente e bicicletta, è quello di un recupero totale di questo immenso patrimonio ferroviario dismesso puntando preferibilmente alla sua funzione originaria e, in seconda battuta, a preservarlo come tassello primario di una rete nazionale di percorribilità ciclistica e comunque adatta ad utenti non motorizzati.
La Fiab ha analizzato la situazione italiana attraverso il volume “Dalle rotaie alle Bici” in cui si è data il duplice obiettivo di “misurare” il recupero già in essere di questi sedimi in funzione ciclistica e di stimolare il decisore politico nell’assumere tutte quelle iniziative utili al raggiungimento dell’importante obiettivo in tempi relativamente brevi.
In questa sezione Bicitalia ha raccolto le principali ciclovie su ex ferrovie: clicca qui.
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ex binari, oggi ciclovie: 5 percorsi da pedalare almeno una volta nella vita
Abbiamo fatto una selezione e abbiamo scelto per te 5 percorsi da conoscere assolutamente. Perché se è vero che gli ex tracciati ferroviari oggi diventati ciclovie sono molti, è anche vero che ce ne sono alcuni che meritano, decisamente, più di altri.
Ecco la nostra scelta.
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1. Tarvisio-Resiutta e le ferrovie dismesse dell’Alpe Adria Radweg
L’ex ferrovia che collegava Tarvisio a Resiutta è forse il tratto più bello della parte italiana della Ciclovia Alpe Adria.
Come abbiamo già scritto raccontando tutto il percorso dell’Alpe Adria (da Salisburgo a Grado, clicca qui per leggerlo), pochi chilometri dopo Tarvisio, infatti, inizia il tracciato che ricalca la ferrovia friulana che dal confine e dalle montagne scendeva verso valle.
Una lunghissima discesa, con una pendenza dolce e mai eccessiva, con passaggi su vecchi ponti in ferro e dentro tunnel che sono stati praticamente rimessi a nuovo e riadattati alle biciclette (con led che si accendono al passaggio dei ciclisti).
La pista ciclabile, segnata e in asfalto, con doppia carreggiata, passa a lato delle vecchie stazioni “fantasma”, alcune pronte per riaprire proprio per rilanciare il territorio puntando sul cicloturismo.
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2. Peschiera-Mantova, lungo il Mincio
Una dei percorsi ciclabili del Nord Italia più in voga negli ultimi anni è la Ciclovia del Mincio. E forse non lo sai ma il tracciato che va da Peschiera del Garda a Mantova e che costeggia il Mincio, ricalca quello di una vecchia ferrovia, dismessa e trasformata.
Dal Veneto alla Lombardia, dal Lago di Garda a una città che è Patrimonio Unesco. In mezzo ci sono Valeggio sul Mincio, uno dei borghi più belli d’Italia e 48 km a fianco del corso d’acqua, facili, adatti anche alle famiglie.
Se cerchi la traccia Gps di questa ciclovia, clicca qui.
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3. Dobbiaco-Cortina-Calalzo di Cadore
Spostiamoci in un altro set da favola, o da film: le Dolomiti. Tra le creste dei Monti Pallidi si muovevano i treni lungo la linea che andava da Dobbiaco a Calalzo di Cadore, passando per Cortina.
Oggi questo tracciato è diventato una delle piste ciclabili di maggiore successo in Italia. Il fondo stradale è misto: ghiaia fino a Cortina, asfalto nel tratto che arriva a Calalzo.
Si pedala tra scorsi panoramici che non si dimenticano tanto facilmente. In tutto sono 68 km, facili, da godere dal primo all’ultimo.
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4. Spoleto-Norcia, perla del centro Italia
Siamo in Umbria: lì i 51 km di binari che univano Spoleto e Norcia sono stati rimossi ed è stato lasciato spazio alle biciclette.
Distanza fattibile in giornata, non c’è una pendenza eccessiva. E si arriva nei pressi del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Passerai su ponti e attraverserai gallerie, sarà una bellissima avventura a spasso tra alcuni dei borghi più amati del centro Italia.
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5. Da Almè a piazza Brembana sulla ciclabile dell’omonima valle
Chiduiamo questa carrellata di ferrovie dismesse tramutate in percorsi ciclabili con la Ciclabile della Val Brembana, che nasce sul tracciato della vecchia tratta che fino agli anni ’60 collegava Bergamo al borgo di Piazza Brembana e a San Pellegrino Terme.
Si tratta di un percorso facile, suggestivo e adatto anche ai bambini, tra ponti, tunnel ben illuminati, (poche) salite e borghi suggestivi: circa 22 km in totale sicurezza da percorrere in bicicletta lungo una pista ciclabile asfaltata e con doppia corsia di marcia.
E tra una pedalata e l’altra sono diverse le soste gastronomiche per assaporare polenta, casonsei e soprattutto i formaggi della Val Brembana, dal taleggio all’antichissimo strachitunt.
Perché la Bergamasca, oggi, è al primo posto in Italia per numero di formaggi Dop! Se vuoi saperne di più, clicca qui.