Sono le otto del mattino di sabato 10 giugno. Dodici biciclette Scultura Team e Reacto Team, che il pubblico ha imparato a conoscere osservandole nelle tappe dei grandi giri, aspettano i selezionati per la prima Merida Sellaronda Social Ride. Puntuali come al primo giorno di scuola arrivano e, una volta riuniti, indossano le divise del team Bahrain Victorious: ora potrebbero davvero essere scambiati per una squadra di professionisti durante una sessione di allenamento. Vengono assistiti dai tecnici Merida nelle operazioni di bike fitting: i pedali, la sella. Si riempiono le borracce con integratori Named e si indossano i caschi Rudy Project. Pronti via, sotto il sole delle Dolomiti si parte. Nelle otto ore successive la compagnia di ciclisti affronterà i quattro passi intorno al massiccio del Sella. Chilometro dopo chilometro il gruppo si fa sempre più affiatato, e la cima di ogni passo diventa l’occasione per riposarsi e fare due parole tra nuovi amici di pedalata.
Qualcuno ha partecipato insieme a un familiare, come Catia che è arrivata sul Sellaronda al fianco del padre Giordano: «Nella vita di tutti i giorni sono capotreno, mi sono avvicinata al mondo del ciclismo grazie alla mia famiglia che è sempre andata in bici e ogni anno si riunisce davanti alla tv per assistere al Giro o al Tour – racconta Catia – Oggi vivo un’esperienza nuova, in un luogo incredibile e in compagnia di un bel gruppo di persone».
C’è anche chi, come Matteo, è venuto insieme alla compagna Caterina: «Il ciclismo mi permette di vivere da un diverso punto di vista l’altro mio grande amore, la montagna – dice Matteo – Il senso di libertà che si prova pedalando in uno scenario come questo non si può descrivere a parole, ed è ancora più bello farlo insieme a persone che condividono la tua passione».
Anche Emanuela e Marco sono una coppia, e in provincia di Bergamo condividono la passione per la bicicletta, così come Mirko che è voluto rientrare prima dal suo viaggio in bikepacking sulla via Francigena per essere parte di questa social ride.
E ancora Marcos, portoghese che vive a Verona e lavora in un centro di ricerca farmacologica, e che per scaricare la mente da formule chimiche e ricette da laboratorio, usa la bici ogni giorno che può. Al termine della giornata, il gruppo si scambia saluti e numeri di telefono, promettendosi di condividere appena possibile un’altra pedalata insieme.
Intanto in Merida Italy sta studiando la prossima Social Ride, che potrebbe cadere nel primo weekend di settembre in Valtellina, sulle strade di Stelvio e Gavia. Il format rimane lo stesso, iscrizione gratuita ma limitata a dodici posti: per vivere l’esperienza di affrontare le storiche salite alpine su una Merida del Team Bahrain Victorious. Naturalmente l’invito per tutti gli appassionati che vogliono provare un giorno da “pro” è di restare sintonizzato sui canali social di Merida Italy. Presto si apriranno le candidature.