Code online oltre le 600mila persone, servizi di autenticazione ingolfati dalle richieste e ore di attesa spesso inutili: sono questi i risultati ottenuti il 3 novembre grazie all’istituzione del Click Day per ottenere il cosiddetto Bonus Bici (Buono Mobilità) del Governo, utile per coprire fino al 60% dell’acquisto di una bicicletta, di un monopattino o di un servizio di mobilità elettrica.
La paura di non riuscire a ottenere il bonus, pur avendo già effettuato l’acquisto, ha portato a un’attesa spasmodica nella giornata designata. L’apertura degli sportelli era già stata posticipata dalle 9.00 alle 9.30 mentre il sito del ministero dell’Ambiente e lo stesso dedicato al Bonus Mobilità risultavano irraggiungibili per l’eccessivo traffico.
Il sistema di coda virtuale ha costretto invece gli utenti a restare con la pagina aperta anche alcune ore nonché a rifare la coda nel momento in cui l’autenticazione con Spid falliva: in particolare è andato in tilt il sistema delle Poste Italiane, che è tra i più diffusi. Il risultato è stato che a fine giornata pochissimi avevano ottenuto il bonus e il fondo era quasi totalmente disponibile.
IL “CALVARIO” DEL BONUS BICI LO ABBIAMO RACCONTATO QUI
la voce dei ciclisti
Diverse le testimonianze di malfunzionamenti in questo senso: Erika ci scrive di aver fatto la fila per tre volte e ogni volta è fallita l’autenticazione con Spid. Stefania ha avuto la stessa disavventura con lo Spid di Aruba per poi ritrovarsi davanti 614.000 persone. Paola, esercente, aveva solo 6000 negozi davanti in cerca di una convenzione per accettare il Bonus: arrivato il suo turno si è accorta che serviva necessariamente il Pin dell’Inps per autenticarsi e ha dovuto rinunciare. Pasquale infine aggiunge che se si cercava di inserire una partita iva europea nel campo dell’acquirente, questa non era accettata dal sistema.
fondi esauriti in serata
Poi, in tarda serata è avvenuto il miracolo: la folla in fila si è diradata e per tutta la notte è stato possibile ottenere l’agognato buono in pochi minuti: noi abbiamo tentato poco prima delle due di notte con 25 persone in coda, completando la procedura in circa 8 minuti, con lo Spid delle Poste che non aveva funzionato per tutto il giorno. Il risultato: i fondi sono andati esauriti entro la mattinata successiva, lasciando a bocca asciutta chi non si è collegato al momento giusto. Alla fine, come avevamo stimato, sono stati in 590.188 ad assicurarsi il rimborso o il buono sconto: chi è riuscito a richiedere il primo lo vedrà accreditato entro 10 giorni lavorativi sul proprio conto corrente, mentre ci sono 30 giorni di tempo per utilizzare il secondo. Per questo motivo solo tra un mese sapremo se ci sono fondi non utilizzati.
un nuovo click day
Qui è dovuto infine intervenire il Governo, di fronte alla palese ingiustizia, assicurando che il fondo verrà rifinanziato e chi ha effettuato l’acquisto nei mesi scorsi sarà comunque rimborsato presentando la documentazione. Sarebbe bastato dirlo il giorno prima, attivando procedure differenziate, per evitare l’ingolfamento.
E’ stato così fissato un nuovo Click Day: chi ha comprato una bici dal 4 maggio al 2 novembre e non è riuscito ad accedere ai fondi lo scorso 3 novembre, potrà collegarsi alla piattaforma dedicata dal 9 novembre (fino al 9 dicembre), con la promessa, da parte del ministro dell’Ambiente Sergio Costa, che saranno rimborsati tutti, ma che dovranno aspettare il 2021. Nel click day si potrà anche fare richiesta per i bonus bici 2021 che prevedono però la rottamazione di un mezzo più inquinante.