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Dalla sorgente al delta del fiume più lungo d’Italia seguendo le indicazioni della App EasyWays: ItinerAria ha pubblicato sulla propria app e sul proprio sito web le tracce Gps della Ciclovia del Po.

“I grandi fiumi esercitano da sempre un fascino sui cicloviaggiatori, e il Po non fa eccezione”, dicono da ItinerAria, azienda specializzata che si è occupata di tracciare il percorso e registrare le tracce.

“In attesa della grande ciclovia su cui si sta lavorando da anni, che consentirà di percorrere l’itinerario in sicurezza, abbiamo pubblicato sulla nostra App EasyWays e sul nostro sito un itinerario ciclabile che privilegiando strade poco trafficate consente di pedalare dalla sorgente al Delta“, aggiungono.

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ciclovia del po, tra natura e cultura

La Ciclovia del Po è un percorso in bicicletta sulle sponde del fiume più lungo d’Italia, alla scoperta delle testimonianze storiche ed artistiche che lambiscono le sue rive.

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Un lungo viaggio che merita più soste e deviazioni, per poter assaporare il gusto dell’enogastronomia e del contatto con la storia e le tradizioni locali.

L’intero percorso della ciclovia da Paesana al Delta del Po è disponibile anche sull’app Easyways, e a questi link si possono scaricare gratuitamente le versioni per iOS e Android.

Per mettersi in sella e partire per questo viaggio alla scoperta di un territorio che ha molto da offrire, sia dal punto di vista del gusto di pedalare, sia da quello storico, artistico e culturale.

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le tappe più importanti della ciclovia del po

Sul sito Movimento Lento si trovano le indicazioni per percorrere la Ciclovia del Po: il tragitto è stato spezzato in 14 tappe, da Paesana fino a Porto Tolle, cioè dalla sorgente del Po fino al suo delta, dove entra nell’Adriatico.

Vediamo insieme le tappe più importanti e le città più attrattive e accoglienti che sono toccate da questo tragitto.

Una delle prime città da visitare è sicuramente Torino: si arriva nel centro storico superando La Loggia e seguendo la ciclabile. Il giorno successivo si potrà uscire dalla città seguendo la sinistra Po fino a Settimo Torinese, proseguendo per Brandizzo e Chivasso.

Nella quinta tappa si toccano Pavia e Piacenza, lasciandosi alle spalle gli ultimi rilievi alessandrini e immergendosi completamente nella grande piana alluvionale del Po. A Pavia da non perdere il Castello Visconteo, la Basilica di San Michele MaggioreSan Pietro in Ciel d’Oro e il caratteristico Ponte coperto

Lasciando Pavia si va verso Piacenza: la sesta tappa ripercorre il tracciato dell’antica via Francigena attraversando la pianura alluvionale del Basso Pavese, dove incontriamo i caratteristici terrazzi fluviali in prossimità di S. Lazzaro e di Belgioioso

bici cicloturismo via francigena

Nel territorio Lodigiano il percorso segue dapprima l’argine del fiume e poi le “arginelle” delle risaie fino a Orio Litta, dove meritano una visita la Grangia Benedettina e la maestosa Villa Litta. Da qui, su strade sterrate, arriviamo a Corte S. Andrea, punto d’imbarco dei Pellegrini per l’attraversamento del Po.

Si prosegue seguendo l’argine maestro del Po guidati dalla segnaletica fino a S. Rocco al Porto e Piacenza. Attenzione: assenti i punti di rifornimento d’acqua al di fuori dei centri abitati.

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l’arrivo nel parco del delta del po

Nell’ultima tappa ci si immerge nel cuore del delta del Po, un territorio creato naturalmente dai depositi fluviali e, artificialmente, dall’uomo, che nei secoli ne ha bonificato i terreni.

Si entra in territorio veneto. I toponimi dei luoghi che si incontrano lo ricordano chiaramente: Isola della Donzella, Sacca degli Scardovari, Cà Dolfin… rievocano nella memoria pagine letterarie e ambientazioni cinematografiche.

I volatili presenti nel territorio del Parco del Delta sono i padroni assoluti della scenografia; le specie presenti, tra nidificanti, migratori e svernanti sono ben oltre le 300. Il periodo migliore per osservare tale varietà è quello compreso fra la tarda estate e la fine dell’inverno, quando le specie presenti sono più numerose rispetto ad altri periodo dell’anno.

Un’altra meta importante è la cucina polesana, basata sui prodotti semplici e genuini del territorio: pesce (l’anguilla), verdure (il radicchio), riso, maiale e frutti di mare.

Uscendo da Mesola bisogna prestare molta attenzione al traffico nel breve tratto di SS Romea. L’itinerario proposto percorre tutto il periplo esterno dell’isola della Donzella, è possibile abbreviarlo a piacimento, tagliando per una delle numerose strade asfaltate che la attraversano.

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