Il Coordinamento Associazioni e Movimenti Cicloattivisti e Ambientalisti, che raggruppa trenta sigle tra cui anche la Fiab, Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, ha inviato al nuovo presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, una lettera in cui chiede interventi e politiche a favore della ciclabilità.
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Destinazione di risorse importanti provenienti anche dal Recovery Fund, riorganizzazione della governance con l’istituzione anche della figura del Bike Manager nazionale: queste le richieste concrete che le associazioni e i movimenti per la bicicletta hanno fatto al nuovo Governo.
La forza della bicicletta è enorme, una forza finora sottovalutata. Non ci sarà transizione ecologica se la bicicletta non diventa il mezzo più usato nelle nostre città
fiab
“Non ci sarà benessere per i cittadini italiani se non si cambia radicalmente una mobilità urbana congestionata, antieconomica, pericolosa, inquinante e distruttiva dell’enorme potenziale di socialità e bellezza delle nostre città”, si legge nel testo della lettera che sintetizza in 5 punti chiave le richiesta a favore della mobilità ciclistica.
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Fiab a Draghi: nuova politica per la ciclabilità
Pur apprezzando le intenzioni positive manifestate dal Governo in tema di mobilità e ambiente, le associazioni sottolineano all’unanimità l’urgenza di una nuova politica nazionale a favore della ciclabilità.
Una politica in cui lo Stato si assuma in pieno il compito di guidare il cambiamento, come indicato nella legge 2/2018 che prevede anche la definizione del Piano Generale della Mobilità Ciclistica a cura del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ad oggi ancora non disponibile.
L’azione dello Stato è fondamentale, si legge ancora della lettera, per aiutare Comuni e Regioni nel cambiare la mobilità urbana e per sviluppare il turismo sostenibile a favore delle aree interne.
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le 5 proposte di fiab e dei movimenti cicloattivisti al governo
Sono cinque, in sintesi, le proposte avanzate dal Coordinamento Associazioni e Movimenti Cicloattivisti e Ambientalisti, affinché il Governo proceda attraverso l’individuazione delle migliori competenze a:
- Istituire una Direzione per la mobilità ciclistica all’interno del Dipartimento trasporti.
- Attribuire a un Sottosegretario con competenze e sensibilità adeguate le deleghe per la ciclabilità, mobilità attiva e micromobilità elettrica in combinazione con quelle relative al Codice della Strada e alla sicurezza stradale.
- Confermare nella Segreteria tecnica del Ministro una persona dedicata alla ciclabilità e alla micromobilità elettrica con il compito di tenere il raccordo con le associazioni e tra queste e le varie direzioni del MIT.
- Individuare la nuova figura del “Bike Manager” all’interno della struttura tecnica di missione, con l’obiettivo di sovrintendere all’attuazione della legge 2/2018 e più in generale verificare l’attuazione degli obiettivi del Ministro in questo settore.
- Recuperare e completare il lavoro, ora sospeso, sul regolamento del Codice della Strada per la moderazione del traffico.
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la lettera degli amici della bicicletta al presidente draghi
Il testo completo della lettera che è stata inviata al nuovo Governo guidato dal professor Mario Draghi, è disponibile a questo link: https://fiabitalia.it/wp-content/uploads/2021/02/lettera-bike-manager.pdf